Bloodborne ha cambiato il volto dell’horror action RPG, ma ‘Lies of P’ potrebbe ridefinire le nostre aspettative.

Bloodborne changed the face of horror action RPGs, but 'Lies of P' could redefine our expectations.

Ho rotto il mio orologio preferito giocando a Bloodborne la prima volta. Ieri sera, mi sono slogato la caviglia mentre giocavo a Lies of P. Vale la pena notare fin da subito che, sebbene nella vita reale non sia particolarmente propenso agli incidenti, rispetto alle circostanze che hanno portato a entrambi questi inconvenienti legati ai videogiochi. Entrambi avrebbero potuto essere evitati, ma, a dire il vero, sono anche un po’ contento che non lo siano stati.

Forse questo è il fine-gioco per i fan degli action RPG di tipo Soulslike come me. Forse alla fine tutti diventano così assorbiti da queste imprese ad alta velocità, ad alto rischio e dannatamente difficili che finiamo per volere veramente del male a noi stessi fisicamente. Forse diventa il Dark Souls dei videogiochi, dove il masochista in noi prende il sopravvento rompendo la quarta parete e distruggendo le nostre cose più preziose.

(Crediti immagine: Neowiz)

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Recensione di Lies of P: “un potente contendente nella scena Soulslike”

Non penso che sia questo il caso, però. Amo uno spavento virtuale, ma c’è qualcosa di particolarmente speciale negli ARPG che si avventurano nelle acque torbide dell’horror, in cui tutto ciò che fa funzionare questi giochi viene amplificato di diverse tacche solo attraverso la paura – fino al punto in cui stai combattendo i loro nemici più ostici nel gioco e ti alzi in piedi nella realtà effettiva. Salterelli da un piede all’altro in salotto, spostando il peso ad ogni colpo sullo schermo, inclinandoti durante gli attacchi pesanti e scivolando da un lato all’altro mentre il tuo aggressore si avanza. In risposta, ti muovi velocemente. Sbatti il tuo polso contro il caminetto. Ti sloghi la caviglia. Rompi il tuo orologio e ti fai male al piede. Urla dal dolore – nel gioco e nella vita reale – e poi ti metti insieme, ti spolveri e riprovi. Ed è incredibile.

In tutto ciò, l’estetica strana ed eterea di Bloodborne, ispirata a Lovecraft, ha rafforzato la sua predilezione per l’horror cosmico nel lontano 2015. A mio parere, rimane il miglior esempio di come prendere una formula già conosciuta – quella di Demon’s Souls e resa più popolare da Dark Souls – e migliorarla, in questo caso rendendola più difficile, più veloce e più spaventosa. Chi potrebbe dimenticare quella battaglia inquietante con l’Incubo di Mensis, o quella sfida con l’Infermiera Bagnata di Mergo? Quell’ultimo scontro con Gherman tra i letti di fiori fumanti del Sogno del Cacciatore ancora perseguita i miei incubi nella vita reale.

Quindi, Bloodborne è facilmente il gioco più inquietante sviluppato da FromSoftware. E sebbene Lies of P abbia ricevuto paragoni appropriati con il mondo incubo di Yharnam al suo arrivo questa settimana, ritengo che sia l’ultima creazione di Neowiz Games a poter effettivamente guidare il futuro dell’horror in questo spazio.

Inferno di schegge

(Crediti immagine: Neowiz)

“Le basi sciolti di Lies of P permettono al gioco di esplorare appieno la paura dei manichini”.

Questo non vuol dire che Bloodborne non sia ancora spaventoso oggi come lo era al momento del suo rilascio otto anni fa. I suoi temi di sangue-come-valuta, viaggi dimensionali e civili distorti terrorizzati da cose che si muovono nella notte sono ancora brillantemente inquietanti. Ma titoli come Elden Ring e persino Dark Souls 3 hanno alzato l’asticella in modo così elevato – in tutto, dal combattimento, alla struttura del mondo e agli incontri con i boss – che l’impatto generale di Bloodborne è inevitabilmente diminuito. Gael richiama le vibrazioni di Padre Gascoine; gli Spettatori dell’Abisso sono simili a Lady Maria; Oceiros il Re Consumato (che culla un immaginario bambino che piange, e tutto) starebbe benissimo a Yharnam, e così via.

Dove Lies of P si distingue è nel suo equilibrio magistrale tra influenza e unicità. Si ispira chiaramente al catalogo passato di FromSoftware, in particolare a Bloodborne, ma la sua nuova interpretazione della parte guidata dalla paura della formula Soulsike funziona su così tanti livelli. Le sue basi sciolti di Pinocchio permettono al gioco di esplorare appieno la paura dei manichini – in generale, ma doppiamente quando si alzano da una posizione precedentemente immobile e ti attaccano con oggetti contundenti. La stessa estetica consente agli incontri con i boss in Lies of P di deviare dalle bestie antropomorfe di Bloodborne, donando loro spesso qualità ispirate al steampunk che non sarebbero fuori luogo in qualcosa come BioShock o la serie Fallout.

(Crediti immagine: Neowiz)

“È solo quando un gioco rende giustizia a spaventi pratici come questo che ti rendi conto di quanto manchino altrove; ed è solo allora che ti rendi conto di quanto sia necessario su una scala più grande”.

Sebbene sia ambientato per imitare un’era passata, il fatto che la popolazione di marionette della città di Krat abbia messo in scena una violenta rivolta contro il Grande Patto tuttovedente, massacrando nel processo la popolazione umana, riflette qualcosa di più futuristico – dove una demografia altrimenti passiva si è mossa per rovesciare lo Stato. Non sono il primo a dirlo, ma questa impostazione è un modo intelligente per attirare i giocatori, per farli immergere nel mondo di gioco e nella sua narrazione e per spingere sempre più in profondità in questa terribile realtà creata dal mondo stesso.

Ovviamente, a livello tematico, quest’ultimo si avvicina molto a Bloodborne. Ma dove Bloodborne ha quasi esclusivamente acquisito la fama di Dark Souls con elementi horror nel tempo, Lies of P potrebbe – e, per me, dovrebbe assolutamente – segnare una nuova alba per il terrore degli action RPG di tipo Soulslike. È solo quando un gioco rende giustizia a spaventi pratici come questo che ti rendi conto di quanto manchino altrove; ed è solo allora che ti rendi conto di quanto sia necessario su una scala più grande. A sua volta, Lies of P potrebbe aprire le porte a un orrore di tipo Soulslike inventivo e innovativo in futuro. Che si danneggino i miei gioielli e la mia salute fisica.


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