Come Persona 6 potrebbe dare ai boss finali della serie una nuova linfa vitale
Come Persona 6 potrebbe rivitalizzare i boss finali della serie
La serie Persona sovverte i tipici cliché dei JRPG in molti modi, con la sua ambientazione moderna e tematiche generalmente più realistiche. Tuttavia, un aspetto in cui la serie tende a ricadere in quei cliché è con i suoi boss finali a sorpresa, che si rivelano spesso come dei che i giocatori dovranno sconfiggere. Date le numerose volte in cui la serie segue questa formula, è probabile che Persona 6 faccia lo stesso. Ma c’è spazio per rendere questo cliché molto più interessante rispetto ai capitoli precedenti, se Persona 6 riesce a creare un legame molto più personale tra questi boss e il cast del gioco.
Mentre queste rivelazioni dell’ultimo minuto del vero artefice degli eventi del gioco possono essere sorprendenti per la prima volta che si gioca, i fan di lunga data di Persona probabilmente si aspetteranno un villain a sorpresa come questo in Persona 6. Per una serie che tende a concentrarsi su storie più realistiche con cattivi umani, avere un dio come boss finale può sembrare un po’ stridente dal punto di vista tonale. Se Persona 6 continua questa tendenza con il suo boss finale, può rendere il villain più memorabile dando ai personaggi un legame più forte fin dall’inizio, prima di rivelarlo come il villain a sorpresa.
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Persona 6 dovrebbe rendere il suo boss finale più rilevante per il suo cast
La maggior parte dei giochi di Persona sono molto sottili quando si tratta della relazione tra il vero boss finale e il gruppo di eroi, con solo piccoli indizi sulla loro vera identità che i giocatori difficilmente noteranno a meno che non conoscano l’effetto sorpresa in anticipo. In Persona 3, i giocatori incontreranno il misterioso ragazzo Pharos che dà al protagonista messaggi criptici prima di rivelarsi come l’ispettore di Nyx, il boss finale di Persona 3. Persona 4 è ancora più sottile riguardo alla presenza del suo vero boss finale, Izanami, che appare solo al giocatore come un addetto di una stazione di servizio poco sospetto, fino a quando rivela la sua vera identità durante il vero finale del gioco.
Anche se queste svolte portano a battaglie epiche, non risultano personali per il gruppo poiché nella maggior parte dei casi solo il protagonista interagisce con questi personaggi prima del loro incontro finale. Il vero boss finale di Persona 5 Royal è un ottimo esempio di come rendere un boss più personale per l’intero gruppo e dargli un ruolo più importante nella trama che porta allo scontro finale. Takuto Maruki conosce i Ladri Fantasma nel loro insieme durante il gioco, essendo il consulente scolastico alla Shujin Academy, rendendo il suo ruolo di villain a sorpresa molto più impattante.
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Il boss finale del Persona 5 originale, Yaldabaoth, che assume l’identità di Igor della Velvet Room fino al culmine del gioco, cade anche nella trappola di essere suggerito come un villain per il protagonista, ma non per il resto del gruppo fino all’atto finale. Quello che rende Maruki un grande boss finale è che lui è un alleato dei Ladri Fantasma durante tutto il gioco, fino a quando le sue vere abilità e il suo modo di pensare distorto vengono rivelati. Persona 6 dovrebbe seguire questa tendenza e permettere al giocatore di conoscere un personaggio e persino simpatizzare con lui prima di rivelare che è il vero villain del gioco.
Il problema di questi tipi di boss finali improvvisi e divini è che possono minare una storia altrimenti personale e realistica. In particolare, la conclusione di Persona 4 ne soffre, poiché la sua storia riguarda principalmente la risoluzione di una serie di omicidi in una piccola città che perde parte della sua identità quando si scopre che un dio ha manovrato tutto dall’ombra. Per dare al gioco una narrazione più coesa, Persona 6 dovrebbe cercare di sviluppare un personaggio che sia conosciuto sia dai giocatori che dai personaggi prima di rivelare che è il vero nemico del gioco.
Persona 6 è in fase di sviluppo.
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