La Call of Duty League di Activision Blizzard affronta una causa legale per accuse di monopolio

Due giocatori professionisti di Call of Duty cercano un risarcimento di 680 milioni di dollari

I professionisti di Call of Duty accusano Activision Blizzard di un monopolio illegale nell’esport

Gli Operatori di Call of Duty

Introduzione:

Activision Blizzard, il gigante dei videogiochi dietro la popolare serie di videogiochi Call of Duty, ora si trova in difficoltà legali poiché due giocatori professionisti hanno intentato una causa contro l’azienda. I giocatori, Hector “H3CZ” Rodriguez e Seth “Scump” Abner, sostengono che la Call of Duty League sia un monopolio illegale che soffoca la concorrenza e impone termini finanziari ingiusti ai giocatori e alle squadre.

Le Allegazioni:

Rodriguez e Abner, figure ben note nella comunità professionale di Call of Duty, cercano la cifra sorprendente di 680 milioni di dollari di danni da Activision Blizzard. La causa sostiene che Rodriguez è stato costretto a una partnership finanziariamente disastrosa con miliardari investitori al fine di ottenere uno dei prestigiosi posti nelle 12 squadre della lega. Secondo la causa, prima della formazione della Call of Duty League di proprietà di Activision, c’erano molte organizzazioni che organizzavano tornei competitivi di Call of Duty. Tuttavia, l’acquisizione di Major League Gaming da parte di Activision e la successiva formazione della Call of Duty League hanno eliminato efficacemente tutte le altre leghe e tornei professionistici di Call of Duty.

L’Effetto Monopolio:

La causa sostiene che Activision Blizzard ha usato il suo monopolio nell’esport di Call of Duty come una “arma nucleare virtuale”. Mentre le leghe tradizionali degli sport professionistici hanno accordi di negoziazione collettiva tra i proprietari delle squadre e i giocatori, nella Call of Duty League non esiste alcun accordo del genere. Il fatto che Activision sia proprietaria del gioco stesso dà all’azienda il potere di impedire ai giocatori di guadagnare ricavi da fonti non approvate da Activision. Inoltre, le squadre dovevano pagare un ingente contributo d’ingresso di 27,5 milioni di dollari per partecipare alla lega e Activision si appropria del 50% dei ricavi dalle vendite dei biglietti, dagli sponsor e da altre fonti. Ai giocatori è anche vietato commercializzare il gameplay di Call of Duty su piattaforme come Twitch o YouTube e sono tenuti a rinunciare a accordi di sponsorizzazione di marca potenzialmente redditizi in favore di Activision.

Le Conseguenze:

Le conseguenze di questo presunto monopolio sono gravi. La causa afferma che i giocatori e le squadre si sono trovati di fronte a due scelte: accettare “dure condizioni anticoncorrenziali” favorevoli ad Activision oppure abbandonare del tutto il mercato. Ciò ha portato a una distribuzione ingiusta e sbilanciata dei ricavi, con Activision che si prende la parte del leone lasciando ai giocatori e alle squadre il rischio finanziario.

I Personaggi di Call of Duty

Un Futuro Incerto e la Risposta dell’Azienda:

Più sale sulle ferite, la divisione esports di Activision Blizzard ha subito significative riduzioni di personale quest’anno, mettendo in dubbio il futuro della lega. L’Overwatch League dell’azienda, che ha servito da modello per la Call of Duty League, è già cessata di esistere. La causa accusa Activision Blizzard di aver portato la Call of Duty League alla rovina.

In risposta alla causa, un portavoce di Activision Blizzard ha dichiarato che non ha alcuna base di fatto o di diritto e che si difenderanno fermamente dalle accuse. Il portavoce ha espresso delusione per la causa, sostenendo che disturberebbe gli sforzi dei proprietari delle squadre, dei giocatori, dei fan e dei partner che hanno investito molto tempo ed energia nel successo della Call of Duty League.

Domande dei Lettori:

D: La Call of Duty League è l’unica lega professionistica per l’esport di Call of Duty adesso?

A: Sì, secondo la causa, la formazione della Call of Duty League di proprietà di Activision ha eliminato efficacemente tutte le altre leghe e i tornei professionistici di Call of Duty gestiti da organizzazioni come GameStop e Major League Gaming.

D: In che modo la proprietà del gioco da parte di Activision Blizzard influenza i giocatori?

A: La proprietà del gioco Call of Duty da parte di Activision Blizzard dà loro il potere di impedire ai giocatori di guadagnare ricavi da fonti esterne che l’azienda non approva. Ai giocatori è anche vietato commercializzare il gameplay di Call of Duty su piattaforme come Twitch o YouTube, limitando così il loro potenziale guadagno.

D: Cosa succede ai ricavi generati dalla Call of Duty League?

A: Activision Blizzard afferma di prendersi il 50% dei ricavi dalle vendite dei biglietti, dagli sponsor e da altre fonti di ricavo. Questo lascia ai giocatori e alle squadre una distribuzione dei ricavi ingiusta, nonostante l’onere finanziario che devono sopportare.

Q: Ha Activision Blizzard affrontato problemi legali legati alle monopolie in passato?

A: Sì, l’azienda ha risolto una causa civile per antitrust con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti l’anno scorso riguardante preoccupazioni che Overwatch e Call of Duty League violassero le leggi antitrust ponendo un limite agli stipendi dei giocatori. Activision Blizzard ha rimosso questa “tassa per il bilanciamento competitivo” dalle leghe nel 2021.

Conclusioni:

La causa intentata contro la Call of Duty League di Activision Blizzard mette in luce gravi accuse di monopolio e termini finanziari ingiusti imposti ai giocatori e alle squadre. L’esito di questa battaglia legale potrebbe avere implicazioni significative per il futuro della lega e dell’industria dei videogiochi nel complesso.

Riferimenti:

  1. Activision Blizzard ha risolto una causa civile per antitrust
  2. Celebrity Operators, Cameos e Personaggi di Call of Duty nel corso degli anni
  3. La Overwatch League di Activision Blizzard giunge al termine
  4. Licenziamenti di Activision Blizzard